Chiesa di S. Margherita
La chiesa di Santa Margherita, meglio conosciuta come Badia Vecchia o di San Giovanni di Dio, affiancava il monastero femminile di clausura appartenente all’Ordine Benedettino.
In questa sede si trasferirono le suore con la badessa nel 1450 circa, dopo aver lasciato il monastero sito nell’antico casale di Saperi, l’attuale San Pietro.
Qui pare sia stato fondato tra il 1325 e il 1330 per volere della regina Elisabetta di Corinzia, sposa di Pietro II (1337-1342).
Della precedente struttura medievale rimane soltanto il ricordo poiché l’edificio, più volte rimaneggiato, reca decori di gusto neoclassico.
La chiesa si presenta ad aula unica centrale con cappellone sullo sfondo e altari laterali.
Ad essa si accede da un sottocoro a tre fornici, sovrastato da una ricchissima ed elegantissima grata in ferro battuto.
Il soffitto è decorato da pitture a tempera, dentro nove riquadri, realizzate da Francesco La Farina (Palermo 1778-1837) agli inizi del XIX secolo.
All’interno dello splendido edificio si ammirano, a partire da destra, la Madonna del Rosario del 1807 firmata dal pittore Salvatore Bulgarello e la tela raffigurante San Benedetto in trono fra i Santi Mauro e Placido anch’essa con la firma di Giuseppe Salerno (Gangi 1573-1633).
Sul lato sinistro ammiriamo invece la statua di Santa Margherita, con i suoi tipici attributi iconografici, quali il libro e la coda attorcigliata del drago, attribuita a Domenico Gagini e collaboratori realizzata alla fine del ‘400.
Da notare infine le parti dell’originario pavimento maiolicato realizzato dal maiolicaro burgitano Giuseppe Savia nel 1658.
XIV secolo
"Le vie dell'Arte – Polizzi Generosa" con testi di Salvatore Anselmo